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Parto in acqua:come funziona?

Partorire in acqua rende l'esperienza del parto meno dolorosa e fa sì che questo momento sia ancora più speciale per la mamma e il bebè.

Il parto in acqua è una pratica che ha visto crescere la sua popolarità negli ultimi decenni, specie in Gran Bretagna e in diversi Paesi del Nord Europa, poiché si ritiene che riduca il dolore della partoriente e aiuti a stabilire una connessione più intima con il bebè al momento della sua nascita. 

Vorresti provare anche tu l’esperienza di partorire in acqua ma hai bisogno di sciogliere dubbi e paure a riguardo? In questa guida trovi tante informazioni che ti aiuteranno a fare la tua scelta in modo sereno. 

Parto in acqua nel Mondo: qualche numero

Quella del parto in acqua è una pratica che ha iniziato a diffondersi intorno agli anni ‘70 in Francia, dove Michel Odent, nel centro nasciia di Pithiviers, si serviva si una vasca con acqua calda per rendere il parto delle pazienti meno doloroso, ma anche in Italia, nell’ospedale di Poggibonsi, dove fu introdotta per la prima volta nel nostro Paese.  Oggi, il parto in acqua è largamente diffuso in Gran Bretagna e nei paesi del Nord Europa   

Parto in acqua: come funziona? 

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Il parto in acqua è una pratica sempre più diffusa che offre alle donne che desiderano un parto naturale un'alternativa ai metodi tradizionali. In che modo? 

Quando il travaglio progredisce dalla fase prodromica a quella attiva, la futura mamma ha l'opportunità di immergersi in una vasca appositamente progettata, riempita con acqua riscaldata a una temperatura di circa 37°, per dare alla luce il suo bambino. L' ambiente acquatico fornisce una serie di benefici che contribuiscono a rendere il processo di nascita più confortevole ed empatico.

L'immersione in acqua durante il travaglio attivo è particolarmente significativa perché l'effetto rilassante dell'acqua calda può alleviare la tensione e il dolore e offrire maggiore tranquillità alla futura mamma.

Tuttavia, è fondamentale attendere il momento opportuno per entrare nella vasca, cioè quando il travaglio passa dalla fase prodromica a quella attiva. L'ingresso prematuro potrebbe comportare il rischio di rallentare eccessivamente il processo di nascita. 

Parto in acqua pro e contro

Le future mamme che scelgono questa modalità di parto sono sempre di più, così come gli ospedali che offrono questa possibilità. Perché il parto in acqua sta diventando sempre più popolare? 

Come è stato ampiamente documentato dalla letteratura scientifica, il parto naturale in acqua garantisce numerosi benefici sia alla futura mamma, sia al neonato, mentre gli svantaggi sono davvero pochi se si compie una scelta consapevole e informata con l'aiuto del personale medico. 

10 vantaggi del parto in acqua

Il parto in acqua si basa sull'idea che l'acqua possa fornire un sostegno fisico ed emotivo durante il travaglio, contribuendo a ridurre la percezione del dolore e migliorando il benessere complessivo della madre e del neonato. Vediamo perché:

  1. il parto in acqua è meno doloroso. L'acqua calda fornisce un ambiente rilassante che può ridurre la percezione del dolore durante le contrazioni e permette alla futura mamma di riposare di più tra una contrazione e l'altra; 
  2. la futura mamma è più rilassata. Essere immersa nell'acqua calda non solo aiuta la partoriente a rilassare i muscoli, ma contribuisce ad abbassare il livello di stress e tensione grazie all'aumento della produzione di endorfine; 
  3. la libertà di movimento è maggiore. La vasca per il parto in acqua è progettata per contenere una grande quantità di acqua, in modo che la futura mamma possa godere di una maggiore libertà di movimento, che le consente di sperimentare diverse posizioni; 
  4. si riduce il ricorso a pratiche mediche invasive. Il parto in acqua è spesso associato a un minor numero di interventi medici come l'uso di farmaci analgesici o l'episiotomia; 
  5. si riduce la durata del travaglio
  6. la futura mamma può sperimentare una maggiore sensazione di controllo durante il travaglio e la fase espulsiva; 
  7. si riduce la pressione sul corpo. Quando si è immersi nell'acqua la forza di gravità esercita una pressione minore. Essa supporta il peso del corpo e riduce la pressione sulle articolazioni e i muscoli, oltre a migliorare la circolazione; 
  8. il parto in acqua rispetta la fisiologia naturale del parto, permettendo al corpo di seguire il giusto ritmo, senza forzature; 
  9. la futura mamma gode di maggiore intimità. La privacy e l'intimità dell'ambiente acquatico aiutano la partoriente a sintonizzarsi con le esigenze del suo corpo; 
  10. la transizione dall'utero all'ambiente esterno risulta più dolce per il nuovo nato. L'ingresso graduale del neonato nell'acqua può offrire una transizione meno traumatica dall'utero alla vita extrauterina e favorire la formazione del legame tra la mamma e il bebè. 

Partorire in acqua ha degli svantaggi? 

Gli studi più recenti effettuati sul parto in acqua hanno evidenziato come il parto in acqua sia sicuro quanto il parto naturale che avviene al di fuori dell’ambiente acquatico e non presenti particolari svantaggi, se non quello di non poter accedere all’analgesia epidurale. 

Inoltre, è bene informarsi su quali ospedali per il parto in acqua sono presenti nella propria città, perché non tutte le strutture sono attrezzate per offrirlo alle future mamme. 

Ci sono delle controindicazioni al parto in acqua? 

Prima di scegliere di partorire in acqua è importante consultarsi con il proprio ginecologo per assicurarsi che sia possibile. Il parto in acqua, infatti, è controindicato se

  • il parto avviene prima del termine (cioè prima della 37° settimana di gravidanza); 
  • il bambino si presenta in posizione podalica; 
  • il liquido amniotico è tinto;
  • la gravidanza è gemellare; 
  • ci sono anomalie nella placenta;
  • il feto è in sofferenza; 
  • si è ricorsi al parto indotto; 

Posizioni migliori per partorire in acqua

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Per favorire una dilatazione uterina ottimale e rendere il processo del parto più agevole, è essenziale garantire alla futura mamma la massima libertà di movimento e la possibilità di scegliere una posizione che la faccia sentire a proprio agio. Ci sono alcune posizioni che si sono dimostrate particolarmente vantaggiose per le donne che optano per il parto in acqua: 

  • la prima consiste nella posizione in ginocchio, con le gambe appoggiate saldamente sul fondo della vasca e le mani che possono stringere il bordo o appoggiarsi alle braccia;
  • un'altra opzione è la posizione accovacciata, con la schiena contro il fianco della vasca e le braccia che si appoggiano al bordo.

 Queste posizioni offrono alle donne non solo un senso di sicurezza, ma favoriscono anche la libertà di movimento e contribuiscono a rendere l'esperienza del parto in acqua più confortevole ed efficace. 

Cosa indossare per il parto in acqua? 

Anche l’abbigliamento che si sceglie per partorire dovrebbe garantire alla partoriente il massimo comfort. Quando si è dentro la vasca, si può decidere di indossare la parte superiore del costume, una t-shirt in cotone comoda o di non indossare niente. 

Per quando si entra ed esce dalla vasca, invece, ci vogliono un accappatoio, ciabattine antiscivolo e asciugamani. 

Parto in acqua a casa: si può? 

Oltre che in ospedale, è possibile partorire in acqua anche in casa maternità o a casa propria, noleggiando una vasca per il parto e facendosi assistere da personale competente. 

In questo caso specialmente, è importante verificare che ci siano le condizioni adatte per partorire in casa senza rischi e che la preparazione della vasca per il parto avvenga in modo adeguato. Inoltre, è bene valutare la distanza dall’ospedale più vicino nel caso si presentassero imprevisti che richiedono l’intervento di personale medico per la mamma o per il neonato. 

Prima di optare per il parto in acqua a casa è importante valutare anche il costo che, solo per l’affitto della vasca, si aggira attorno ai 400 euro. 



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